giovedì 24 aprile 2008

M.Twain: Il diario di Adamo ed Eva

Dal diario di Eva.
“Se mi chiedo perché lo amo, scopro che non lo so, e che in realtà non mi importa; suppongo che questo amore non sia un frutto del ragionamento e delle statistiche. Amo certi uccelli per il loro canto, ma non amo Adamo per il suo modo di cantare. No, non è per quello; più canta e meno mi piace. Tuttavia gli chiedo di cantare perché voglio imparare ad amare tutto ciò che lo interessa. Sono certa di poter imparare perché in principio non riuscivo a sopportare il suo canto e ora invece ci riesco. Fa inacidire il latte, ma non importa: posso abituarmi anche al latte cagliato. Non è per la vivacità del suo intelletto che lo amo, non, non è per quello. Non che lo si debba biasimare per il suo intelletto, perché non è stato lui a crearlo; lui è come Dio lo ha fatto, e tanto basta. C’era in lui un buon proposito di questo ne sono certa. Col tempo si svilupperà, anche se penso che la cosa avverrà lentamente. Non è per i suoi modi aggraziati e rispettosi, né per la sua delicatezza che lo amo. No, sotto questi aspetti lascia un po’ a desiderare, ma va abbastanza bene così com’è e poi sta migliorando. Non è per la sua industriosità che lo amo –no, non è per quello. Penso che sia innata in lui, e non so perché me la nasconda. Non è per la sua cultura che lo amo –no, non è per quello. E’ un autodidatta; in realtà conosce un infinità di cose, solo che non stanno come pensa lui. Non è per la sua cavalleria che lo amano, non è per quello. E’ una caratteristica del suo sesso e il suo sesso, non lo ha fatto lui. E allora perché lo amo? Semplicemente perché è maschio, credo.”

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