La lontananza non si misura in leghe
Non occorre andare fino a Samarcanda
Per sentirsi "lontano"
Per allontanarsi basta una parola
Ma...
Basta una parola e la lontananza svanisce
Non importa se si è a Samarcanda
Per riavvicinarsi basta una parola
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Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
Ma se quella unica e sufficiente parola non la dice nessuno, si passerà la vita ad aspettarla.
RispondiEliminaForse è questo che si vuole, attendere sempre una parola.
Sperando che non venga, perchè è motivo di speranza.
E di speranza si vive...
Non è equidistante il silenzio. Come si può attendere una parola che si è negata? Perché si dovrebbe dire una parola che fa soffrire? Perché ci si alzano attorno impenetrabili muri e poi chiedersi come mai non vi penetra nessuna voce?
RispondiEliminaIo sto dalla parte della parola che riavvicina, anche se mi capita di aver voglia di pronunciare la parola che mi allontana da tutti
RispondiEliminaciao, marina