E' vero oggi l'Italia è «migliore di chi la governa», ma temo sia migliore anche di «chi dovrebbe fare opposizione» ed è andato dicendo, per una intera campagna elettorale e fino a ieri, che ci voleva il dialogo con Berlusconi e la sua maggioranza di destra. Il dialogo invece era impossibile con la sinistra che , ricordo per inciso a chi l'ha già dimenticato, non è stata la causa della crisi dell'ultimo governo Prodi.
Dove andrà ora il PD lo decideranno in qualche riunione ristretta, dentro un salotto buono, tra gruppi dirigenti sconosciuti ai più. Sicuramente fino ad ora il PD non è stato all'altezza delle aspettative di quella Italia migliore che non trova voce.
PS Non sponsorizzo la galassia della sinistra radicale (ha già troppi portavoce), ma parlo dei tanti che non hanno mollato il piccolo lavoro militante delle realtà amministrative locali, dei circoli, del volontariato (qualcuno si salva anche lì) e che annaspano in mille difficoltà concrete.
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Si te veco: me veco. Si mme vire: te vire. Si tu parle, c’è l’eco e chist’eco song’i. Si te muove: me movo. Si te sento: me sento. Si ...
Totalmente d'accordo. Aggiungo che se non si da alla gente qualcosa da sognare, qualche ideale concreto e reale per cui vivere e lottare, non si va da nessuna parte. Sogno e realtà non possono essere scissi: si deve trovare il modo di integrarli creativamente.
RispondiEliminaconcordo con te Guglielmo.
RispondiEliminauna parte d'Italia è migliore, ma una parte è proprio come chi la governa
RispondiEliminamarina, pessimista