sabato 19 marzo 2011

Dal romanzo all'haiku


Scrive Guido Ceronetti nel suo "Insetti senza frontiere", ed. Adelphi, 2009 :
In un foglio appeso ali'edicola, un giornale locale comunicava: «HANNO UCCISO UNA DONNA MA IL CADAVERE NON SI TROVA. RICERCHE NELLA NOTTE». È poco, per ricostruire la storia: la telefonata alla polizia è dell'assassino, che però ha già fatto sparire il cadavere. Se avesse chiamato da un cellulare, sarebbe stato preso subito. Ma il comunicato in cubitali aveva la bellezza dell'indeterminato: «Ricerche nella notte». Con le torce elettriche, nella campagna, i cani... Oppure in appartamenti e luoghi di prostitute.
La ricerca è senza esito, i poliziotti sono stanchi, prendono qualcosa a un bar che ha appena alzato la saracinesca, il ragazzo della cronaca telefona dalla Questura che il corpo dell'uccisa è introvabile. Forse, il fatto non è avvenuto.
Pensierino. La dislessia avanza. Scartati i saggi con frasi più lunghe di  al tutto. ragazzi (molti di più di quello che si possa pensare) si appassionano alla lettura di mattoni davvero ingombranti come Le cronache di Narnia , Il signore degli anelli ecc ecc metre trovano insopportabili la lettura di due pagine di storia.


Diciamo che vedo già il limite estremo di questa mia malattia progressiva: l'haiku. Ve ne lascio un solo esempio moderno di Masaoka Shiki:


Nel mio andarmene
nel tuo restare -
due autunni.

5 commenti:

  1. bellissimo l'haiku (mi sa che l'apostrofo non ci andrebbe, ma come si scrive? :-D)

    sono un po' come te: voglio parole semplici, quotidiane, nette; parole che lascino a me il pensiero e lo sviluppo; voglio input non definizione.
    si getta il superfluo per arrivare all'essenza, si scarica zovorra, si tende a quell'essere "scabro ed essenziale" che m'innamorò da bambina.

    anche nella vita - forse sbagliando - applico questo metodo: imparo il silenzio ed a liberarmi di apparenze, scarto ciò che non mi piace piuttosto che affermare certezze(che mica le ho). E' un lavoro (in)verso me.

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  2. ci sono momenti in cui si ha bisogno soltanto dell'essenziale, senza orpelli e svolazzi. l'essenza si coglie nel silenzio.
    Splendido haiku.
    buona domenica :)

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  3. x Shadow. C'è quell'ultima poesia di Borges sulla "chiave" della vita che mi ronza sempre nelle orecchie...

    x ilsoprammobile. Il silenzio è una grande conquista, non ti credere -:)))

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  4. Anch'io preferisco la sintesi. E' una questione di rispetto. Chi si dilunga nega al proprio interlocutore intelligenza ed immaginazione.

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  5. Mi piace molto il pensierone. Mi ricorda la volpe del Piccolo Principe. Ciò che é essenziale é invisibile agli occhi. Quanto ai giovani.....mi auguro che il pensiero dei vecchi sia in buona parte smentito, sennò....

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