lunedì 19 novembre 2012

Albertine

"Che dobbiamo fare Albertine?"
Lei sorrise e dopo una breve esitazione rispose:
" Ringraziare il destino, credo, di essere usciti incolumi da tutte le nostre avventure... da quelle vere e da quelle sognate".
Arthur Schnitzler, Doppio sogno, Adelphi, 1980

Stanley Kubrick - Eyes Wide Shut

Una ragazza dagli occhi splendenti, ridenti, dalle paffute guance opache, con un "polo" nero profondamente calzato sul capo, che spingeva una bicicletta con un dondolio delle anche così dinoccolato, un aspetto e termini di gergo così sfacciati e gridati così forte, quando le passai accanto (tra cui distinsi la frase irritante "vivere la propria vita")
Un istante, mentre passavo accanto alla bruna dalle gote paffute che spingeva una bicicletta, incrociai i suoi sguardi obliqui e ridenti, vibrati dal fondo di quel mondo inumano che racchiudeva la vita della piccola tribu, inaccessibile ignoto in cui l'idea di quello che io ero non poteva certo né giungere, né trovar posto. Tutta attenta a quel che dicevano le compagne, la fanciulla dal "polo" che le scendeva molto basso sulla fronte mi aveva visto nel momento in cui il raggio nero emanato dai suoi occhi mi aveva incontrato?
Marcel Proust, All'ombra delle fanciulle in fiore, Einaudi

Christian Krogh-Albertine i politilægens venteværelse

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